Studiare o lavorare all’estero è una scelta utile che permette di imparare bene una lingua straniera e fare un’esperienza di vita importante ma richiede impegno e determinazione. A tale proposito, vogliamo raccontarvi una storia di vita e di esperienza della nostra amica Simona.
Simona oggi ha 46 anni; nel 1984 frequenta il liceo classico, chi ha fatto gli studi classici sa bene che la lingua inglese si studiava esclusivamente nei primi due anni: in quarta e quinta ginnasio, terminando con gli ultimi tre anni di liceo, dove la lingua non era più presente. Molti genitori non potevano permettersi il costo di corsi di lingue, altri non potevano mandare i propri figli nei viaggi-studio all’estero.
Durante l’università – ci racconta Simona – un amico decide di intraprendere un viaggio in Francia, per la durata di 6 mesi, con il progetto Erasmus. Entusiasta per la scelta del suo amico, Simona riflette e pensa di partire anche lei alla volta dell’Inghilterra. Lo abbiamo sentito dire tante volte, “trovarsi costretti” a dover parlare la lingua inglese porta ad impararlo. Il ragionamento non fa una piega. È quello che Darwin ci ha insegnato tanto tempo fa “ci si evolve in questo modo”, a proposito di evoluzione, cambiamento.
Firmato dunque l’application form, Simona resta in trepidante attesa “con tutte le dita di mani e piedi incrociate“; i risultati escono , lei è seconda nell’elenco, quindi purtroppo per lei parte solo il primo classificato. Successivamente, arrivati ai primi giorni di settembre, viene contattata telefonicamente dall’Ateneo, il quale comunica a Simona che il primo in elenco “aveva rinunciato “, confermandole quindi la possibilità di partire al posto del precedente studente, in tempi però strettissimi: avrebbe dovuto decidere entro una settimana. Lei non ci pensa due volte, l’occasione è troppo importante, decide quindi di fare subito le valigie e partire!
Un’esperienza all’estero, breve o lunga che sia, crediamo sia soltanto l’inizio del percorso. Passando un periodo in un Paese straniero non impariamo la lingua, piuttosto impariamo “ad imparare”.
Una volta partita per l‘Inghilterra, la vita di Simona cambia completamente, in meglio. Vive un’esperienza indimenticabile, stimolante, molto arricchente, gioiosa, utile. Conosce persone provenienti da tutte le parti del mondo, sia culturalmente che socialmente, ragazzi svedesi, francesi, inglesi con la stessa sua voglia di crescere e vivere un’esperienza stimolante e formativa.
Questo succedeva nel 1995 quando ancora non c’era Internet ed i social non esistevano; non esistevano dunque Facebook ed Twitter, si potevano conoscere e frequentare solo gli amici del quartiere, i compagni di scuola, non esisteva la piattaforma in rete che crea oggi soltanto legami virtuali. I social network hanno modificato oggi totalmente il nostro modo di agire, rendendo la loro presenza nella nostra quotidianità una vera e propria routine, ormai quasi irrinunciabile.
Il mondo di Simona improvvisamente cambia e diventa grandissimo, spazioso, aperto; 9 mesi di Erasmus, fatti di grandi progetti, lezioni di vita, amicizie, esperienze dirette e non virtuali. Ma non solo: la sua agenda piena di contatti di persone provenienti da tutte le parti del Mondo, un certificato di conoscenza della lingua inglese advanced e non ultima, una grande e romantica storia d’amore con l’uomo che poi sarebbe diventato marito e padre dei suoi figli.
Una piccola e bella curiosità: secondo la Commissione Europea, il programma di studio all’estero Erasmus, in 25 anni di esistenza, ha contribuito all’amore di numerosissime coppie con relativa nascita di un milione di bambini; molti di questi giovani studenti hanno conosciuto il partner all’estero e si sono poi sposati.
“Quindi” – continua Simona – “oggi che posso dire a chi mi incontra e soprattutto ai miei figli?”
Il consiglio della nostra amica “non finite mai di studiare la lingua inglese, adesso avete tante opportunità; dedicate almeno un pomeriggio a settimana per un corso di lingua, partite per i viaggi-studi all’estero, non tiratevi indietro all’idea di un anno scolastico in un paese angolofono”.
Il St. George’s Institute, scuola di Lingue a Roma, si propone come una delle migliori scuole di lingue nella Capitale.
Vi aspettiamo per conoscere i nostri corsi ed entrare nel mondo delle lingue, aumentando la vostra esperienza di vita e di lavoro.