Oggi vogliamo riparlare di Bonus Cultura. Il Governo lo aveva introdotto nel 2017, vediamo come funziona.
Al compimento dei diciotto anni ci si deve iscrivere a 18app usando uno Spid, ossia un’identità digitale univoca e riconosciuta dalla Pubblica Amministrazione. Dopo la registrazione si possono iniziare a creare buoni fino al valore massimo di 500 euro.
Fin qui sembra facile e cristallino, una serie di operazioni che i ragazzi sono più che abituati a compiere con gli smartphone: scarico l’app, mi registro, la uso. Invece creare lo Spid si è rivelato meno immediato del previsto: bisogna passare attraverso delle società private, gratuite o a pagamento,- indicate sul sito 18app-.it -o recarsi alle Poste. Una volta completato il procedimento, però si entra in possesso del proprio tesoretto. Poi ci si abitua a tutti quei passaggi man mano che lo si spende.
Sul sito 18app.it c’è una lista di esercenti fisici e di negozi online in cui è accettato il pagamento con “i soldi di Renzi”. Il bonus copre musei, concerti, libri, eventi musicali e spettacoli teatrali.
St. George’s Institute ha creato un pacchetto specifico per il bonus cultura, in modo da poter fare un corso individuale completo di lingua rientrando perfettamente nel budget fornito dal bonus cultura. Il pacchetto è composto da 18 ore di qualsiasi lingua a 500 euro. Il corso è di tipo individuale, il migliore in quanto permette un’interazione diretta e completa tra studente e docente e un conseguenziale adattamento del percorso di studi a seconda delle esigenze specifiche dello studente.
Per maggiori informazioni sui corsi individuali visitate sito e la pagina dedicata.