St. George’s Institute e l’importanza delle lingue. Conoscere una lingua straniera ormai è importantissimo e risaputo.
Parliamo di scuola e del rapporto Eurydice: lo studio delle lingue straniere in Europa. L’indagine combina dati statistici e informazioni qualitative sui vari sistemi scolastici e copre tutti i Paesi dell’Unione Europea
Innanzitutto guardiamo ai dati con segno positivo. Nel 2014 quasi l’84% degli alunni delle scuole primarie di tutta l’UE studiava almeno una lingua straniera, vale a dire il 16,5% in più rispetto al 2005, il che non dovrebbe sorprendere molto, considerate le riforme messe in atto da alcuni Paesi per introdurre la prima lingua straniera come materia obbligatoria nell’istruzione primaria. In Italia ad esempio l’inglese viene studiato obbligatoriamente già a sei anni, tra i 6 e gli 8 nella maggior parte del resto d’Europa.
C’è da dire comunque che il numero di ore dedicate alle lingue straniere nella scuola elementare rimane quasi ovunque piuttosto modesto, aggirandosi intorno al 5 – 10% dell’ammontare orario complessivo, con eccezioni dove è di poco superiore come in Spagna (10,8%), Croazia (11,1%) o Malta (14,9%), mentre il Lussemburgo si distingue con un notevole stacco (44%).
Altro dato in rialzo è la percentuale dei discenti di una seconda lingua straniera nella scuola secondaria inferiore. Sempre nel 2014 nell’UE erano circa il 60%, mentre nel 2005 si arrivava solo al 46,7%. Un trend incoraggiante, che però non esime dal considerare le differenze tra i vari Paesi, dove in alcuni casi imparare due lingue straniere non è un obbligo ma soltanto un’opportunità, sebbene garantita a tutti.
Qual è la lingua straniera più studiata nelle scuole europee?
L’inglese. Nel 2014 hanno studiato l’idioma anglosassone il 79,4% degli alunni delle primarie, il 97,3% di quelli delle secondarie inferiori e l’85,2% dei ragazzi delle secondarie superiori.
L’inglese al primo posto è un risultato abbastanza prevedibile e piacevole, sempre:
Francese e tedesco, rispettivamente seconda e terza lingua straniera più studiata, sono seguite dallo spagnolo, che a differenza delle precedenti non viene indicato come materia obbligatoria. È proprio qui, però, che troviamo l’inaspettato. In confronto a dieci anni fa lo studio dello spagnolo è divenuto più popolare nella scuola secondaria inferiore, tanto da essere in aumento. Sorte diversa per il francese, che nell’ultimo decennio è rimasto per lo più invariato o in leggera diminuzione, e per il tedesco, che dal 2005 al 2014 ha registrato nelle superiori un calo dell’11%.
St. George’s Institute come sempre ringrazia tutti gli insegnanti motivo di orgoglio e vanto, non solo semplici insegnanti ma veri amici di cui fidarsi:questo il segreto della nostra scuola di lingua e questo ci permette di offrire sempre di più una qualità che difficilmente si trova sul mercato.